Design, tecnologia, innovazione, sicurezza. Come si traducono nell'utilizzo quotidiano queste peculiarità, e sono tangibili davvero? Sì perché ad esempio, su X-MAX, non appena in sella percepiamo la cura dei dettagli, dei materiali, la generosa dotazione, l'attenta ricerca del comfort. All'avvio del motore Blu Core sappiamo che avremo le prestazioni che cerchiamo, senza consumare troppo, senza vibrazioni e con un occhio di riguardo per l'ambiente, che di questi tempi non guasta. Nelle scorribande metropolitane, inoltre, avremo due grandi alleati per la nostra sicurezza: l'ABS, che va a coadiuvare il comparto frenante a doppio disco, e il traction control di serie, disinseribile - un sistema che è presente non più soltanto sulle moto, ma che sempre più spesso fa capolino anche nel mondo degli scooter premium. Su X-MAX la sicurezza c'è, non è mai invadente e i due sistemi collaborano silenziosamente ma in maniera attenta.

E poi c'è un bello spunto su cui contare e un’agilità tra le auto, inaspettata vista la linea non proprio snella. Quanto basta perchè X-MAX si guidi alla grande in città, senza sacrificare, nell'extra urbano, una grande stabilità e una smisurata voglia di piegare, assecondata da una buona luce a terra e dal nuovo telaio che strizza l'occhio alla sportività. Ci sono poi ruote dalle misure generose (15 pollici davanti e 14 dietro) e una forcella a doppia piastra “rubata” alle moto. Gita fuori porta? Si riempie il sottosella, si alza lo screen, e - perché no - ci si va al mare per il fine settimana: tanto sul grande sellone si sta comodi anche in due e il passeggero ha due bei maniglioni di sicurezza per tenersi.

Proprio per farne qualsivoglia utilizzo, Yamaha propone diversi accessori divisi in due pacchetti dedicati: Sport, con screen basso nero, sella con schienalino e scarico Akrapovic, e Touring, con sella comfort, bauletto e parabrezza alto. Mixando gli accessori a piacimento ci si cuce addosso l'X-MAX che si preferisce, a seconda dell'uso che se ne intende fare. Personalizzabile anche la dotazione di serie, con parabrezza e manubrio regolabili su due posizioni - operazioni per cu servono brugole e cacciaviti, oltre a qualche decina di minuti. La strumentazione è grande e sempre ben leggibile: si comanda in sicurezza anche coi guanti indosso attraverso un tastino posto sul blocchetto destro del manubrio - così non si devono mai staccare le mani durante la guida - e mostra la velocità, il contagiri, l’orario, la temperatura dell'aria, il livello del carburante, la temperatura motore, i vari parziali e i dati sui consumi.

Il comodo selettore nel retroscudo comanda, senza bisogno della chiave (che basta tenere in tasca), tutte le funzioni dello scooter: dall'accensione allo spegnimento passando per il bloccasterzo e l'apertura dei vani e della sella. Se ci dimentichiamo di spegnere lo scooter e ci allontaniamo, il sistema emette una serie di bip per richiamare la nostra attenzione (sbadati che non siamo altro!). Ha davvero tutto e al giusto prezzo questo X-MAX 300, altro che fascia media! Una manciata di cavalli in più e ci sarebbe da fare invidia al TMAX! A noi è molto piaciuto nella colorazione bronzo, perché il boomerang satinato sul tunnel centrale spicca regalandogli personalità; per chi ha gusti più classici c'è il modaiolo bianco o l'elegante grigio. Dunque, l'equilibrio tra estetica e funzionalità esiste? Sì, si chiama design e X-MAX 300 ne è un perfetto portabandiera.

Capitolo 2Tecnologia da Superbike e un Blue Core
Yamaha X-MAX 300 - Tecnologia da Superbike e un Blue Core